Grani Antichi e Salute: Leggenda o Realtà?

Negli ultimi anni vi è una rinnovata attenzione verso i “grani antichi”.

Vengono loro legati una serie di benefici nutrizionali, ambientali ed organolettici.

Nella nostra azienda  vengono coltivate solo specie erbacee estinte o in via di estinzione e pertanto siamo fortemente interessati a capire e discutere le qualità che, in questo caso, i grani antichi hanno.

Ci affidiamo alla letteratura scientifica così da avere rifermenti chiari e comprovati.

Partiamo dell’assunto che il contemporaneo “sistema cibo” promuove il consumo di cibi altamente raffinati con limitati nutrienti che contribuiscono al sovrappeso e obesità e a malattie  legate ad una non sana alimentazione.

Queste malattie ribaltano elevati costi sul sistema sanitario nazionale.

Dopo la seconda guerra mondiale, l’agricoltura industrializzata ha selezionato varietà moderne, sia di grano duro che di grano tenero, basate su rese più elevate e caratteristiche tecnologiche. 

Oggi si cerca di tornare a coltivare grani che non hanno subito modificazioni e che conservano nel genotipo come nel fenotipo le caratteristiche originali.

Come i grani antichi abbiano effetti positivi non è del tutto noto,  la frammentazione della conoscenza scientifica è anche correlata al fatto che i grani antichi non sono  una categoria omogenea.

Tra i Grani Duri la  Saragolla è un’antica varietà  (Triticum turgidum ssp. turanicum, comunemente grano khorasan), e garantisce alcune caratteristiche  che rendono gli studi sufficientemente comparabili.

Dallo studio pubblicato il 28 ottobre 2016 sull’International Journal of Food Sciences and Nutritions emerge che nelle specie di grani antichi i composti fenolici e carotenoidi sono mediamente più alti rispetto ai grani moderni; come altre proteine che hanno effetti positivi sulle funzioni del corpo umano.

In questo lavoro, studi sul Kamut (Marchio depositato da una azienda privata che corrisponde alla Saragolla o meglio conosciuto khorasan) il grano è stato sistematicamente rivisto, evidenziando diversi aspetti a sostegno dei suoi benefici.

Sebbene non sia possibile stabilire se tutti i grani antichi condividano queste caratteristiche positive, in toto o in parte, questo studio fornisce ulteriori evidenze a sostegno del consumo di grani antichi.

Inoltre è molto importante sottolineare che il cibo è formato da una moltitudine di componenti (molecole) ed il processo di trasformazione incide tantissimo su di essi.

Sono tantissime le relazioni tra le componenti del cibo, il cibo e la salute.

Occorre indagare, studiare, ricercare….

Avviamo questa rubrica con l’idea che il confronto e lo studio siano  armi a disposizione di chi vuole tentare di lasciare un segno di speranza in questo mondo

vi lascio il link dove potete compiere un piccolo peccato di gola: Biscotti di Grano Duro Saragolla e Fiori di Lavanda 

Nadia Savino

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Agricoltura Biologica : Considerazioni Circa Il Nuovo Regolamento Approvato Dall’UE

L’italia è il paese europeo che registra l’ aumento  più importante di aziende biologiche, il rischio che questo risultato si blocchi o addirittura regredisca è reale se le maglie della legge piuttosto che stringersi a tutela delle produzioni biologiche si allargano a favore di una disomogeneità delle legislazioni nazionali e di  un import sconsiderato.

Nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il nuovo regolamento UE sull’agricoltura biologica 2018/848 che entrerà in vigore nel 2021

Leggiamo nelle considerazioni di apertura del documento che:

“La produzione biologica è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione alimentare basato sull’interazione tra le migliori prassi in materia di ambiente ed azione per il clima, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali e l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e norme rigorose di produzione confacenti alle preferenze di un numero crescente di consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali.

La produzione biologica esplica pertanto una duplice funzione sociale, provvedendo, da un lato, a un mercato specifico che risponde alla domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori e, dall’altro, fornendo al pubblico beni che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale”

Questo ci rallegra, in qualità di produttori, abbiamo sposato in pieno quanto sostenuto Ma abbiamo dei dubbi circa due  punti critici.

Prima di tutto la facoltà concessa ai singoli Stati di mantenere regole e soglie meno restrittive per i residui di fitofarmaci o di contaminazione da Ogm.

Poi la possibilità di continuare a produrre «biologicamente» anche in serre e senza terra ma su substrati artificiali.

Credo ci sia poco da commentare, i singoli stati non devono avere regole diverse per un mercato unico, non è concepibile permettere soglie di residui di fitofarmaci e contaminazioni OGM.

L’Italia ha adottato misure per stabilire le soglie massime per le sostanze non autorizzate nei cibi biologici .

La nuova norma prevede infatti che i paesi che le applicano, come ad esempio l’Italia, potranno continuare a farlo, MA non potranno impedire la commercializzazione di prodotti provenienti da paesi europei che si comportano diversamente.

Senza parlare della produzione di vegetali fuori dal suolo, che per i prossimi dieci anni sono legalmente autorizzate…piante che non vengono coltivate nel terreno …..siamo di fronte ad un completo e pieno disallineamento con i principi base della produzione biologica.

La concorrenza sleale non è più uno spettro che nascosto dalle ombre intimorisce ma non spaventa, con questa norma, diviene reale e mostruoso.

L’Italia – ha dichiarato il ministro Centinaio – si conferma leader europeo per l’agricoltura biologica, sia in termini di mercato sia in termini di superfici. Abbiamo tre anni per lavorare alle modifiche necessarie a rendere, ad esempio, ancora più stringenti le regole sulla qualità oppure per lavorare e correggere il tiro su temi come le deroghe o la conversione”.

Siamo in sintonia con quanto dichiarato il Ministro, ci auguriamo che le regole stringenti, i controlli serrati siano uguali per tutti; Che il il regime di importazione da Paesi terzi si reso più trasparente; che nel momento in cui verranno rinegoziate le intese vengano fatte rispettare tutte le indicazioni e i controlli a cui sono sottoposti gli operatori nazionali

Nella norma che stiamo commentando, viene previsto che dal 2021 operatori Ue ed Extra Ue godranno di assoluta parità, ci auguriamo sia così.