Tendenze Attuali : Grani Antichi Nuovi Alimenti

Per secoli, i grani antichi hanno nutrito le popolazioni, a causa della loro bassa resa, sono stati abbandonati e sostituiti da specie ad alto rendimento.

Negli ultimi anni c’è un rinnovato interesse per il grano antico e gli pseudocereali molto apprezzati per le loro caratteristiche nutrizionali.

Emergono nuove tendenze verso uno stile di vita più sano, una attenzione alla biodiversità e all’impatto che ha sull’ambiente di ciò che viene consumato.

Nello studio pubblicato dal Comprenhensive Reviews in Food Science and Food safety ” Current Trends in Ancient Grains- Based Foodstuffs…Applications” di (F.  Boukid ed altri )emerge, chiaramente, che la riscoperta di grani antichi fornisce nuove alternative agli agricoltori, ai consumatori e all’industria alimentare.

Il mercato gluten free, in espansione negli ultimi anni, attenziona e fa suoi molti dei pseudocereali.

Dal punto di vista agronomico l’allontanamento delle delle specie antiche e un  modello agricolo uniforme ha portato ad una forte erosione genetica.

La perdita di diversità è critica e pericolosa, anche considerando che le specie antiche potrebbero essere l’ancora di salvezza per le minacce alla sicurezza alimentare (Ceccarelli e Grando 2000; Dwivendi e altri 2016).

Specie Antiche, autoctone e vecchi genotipi, anche se molto meno produttivi di quelli moderni, si adattano alle aree marginali e condizioni di basso input a alto stress e, di conseguenza, potrebbero rappresentare una soluzione per le comunità locali.

Da un punto di vista Nutrizionale gli pseudocereali possono rappresentare agenti fortificanti con caratteristiche funzionali.

Pertanto i grani antichi potrebbero costituire un’alternativa, che può coesistere nel mercato con le varietà moderne ad alta produttività.

 

 

 

 

Grani Antichi e Salute: Leggenda o Realtà?

Negli ultimi anni vi è una rinnovata attenzione verso i “grani antichi”.

Vengono loro legati una serie di benefici nutrizionali, ambientali ed organolettici.

Nella nostra azienda  vengono coltivate solo specie erbacee estinte o in via di estinzione e pertanto siamo fortemente interessati a capire e discutere le qualità che, in questo caso, i grani antichi hanno.

Ci affidiamo alla letteratura scientifica così da avere rifermenti chiari e comprovati.

Partiamo dell’assunto che il contemporaneo “sistema cibo” promuove il consumo di cibi altamente raffinati con limitati nutrienti che contribuiscono al sovrappeso e obesità e a malattie  legate ad una non sana alimentazione.

Queste malattie ribaltano elevati costi sul sistema sanitario nazionale.

Dopo la seconda guerra mondiale, l’agricoltura industrializzata ha selezionato varietà moderne, sia di grano duro che di grano tenero, basate su rese più elevate e caratteristiche tecnologiche. 

Oggi si cerca di tornare a coltivare grani che non hanno subito modificazioni e che conservano nel genotipo come nel fenotipo le caratteristiche originali.

Come i grani antichi abbiano effetti positivi non è del tutto noto,  la frammentazione della conoscenza scientifica è anche correlata al fatto che i grani antichi non sono  una categoria omogenea.

Tra i Grani Duri la  Saragolla è un’antica varietà  (Triticum turgidum ssp. turanicum, comunemente grano khorasan), e garantisce alcune caratteristiche  che rendono gli studi sufficientemente comparabili.

Dallo studio pubblicato il 28 ottobre 2016 sull’International Journal of Food Sciences and Nutritions emerge che nelle specie di grani antichi i composti fenolici e carotenoidi sono mediamente più alti rispetto ai grani moderni; come altre proteine che hanno effetti positivi sulle funzioni del corpo umano.

In questo lavoro, studi sul Kamut (Marchio depositato da una azienda privata che corrisponde alla Saragolla o meglio conosciuto khorasan) il grano è stato sistematicamente rivisto, evidenziando diversi aspetti a sostegno dei suoi benefici.

Sebbene non sia possibile stabilire se tutti i grani antichi condividano queste caratteristiche positive, in toto o in parte, questo studio fornisce ulteriori evidenze a sostegno del consumo di grani antichi.

Inoltre è molto importante sottolineare che il cibo è formato da una moltitudine di componenti (molecole) ed il processo di trasformazione incide tantissimo su di essi.

Sono tantissime le relazioni tra le componenti del cibo, il cibo e la salute.

Occorre indagare, studiare, ricercare….

Avviamo questa rubrica con l’idea che il confronto e lo studio siano  armi a disposizione di chi vuole tentare di lasciare un segno di speranza in questo mondo

vi lascio il link dove potete compiere un piccolo peccato di gola: Biscotti di Grano Duro Saragolla e Fiori di Lavanda 

Nadia Savino

Pane Di Saragolla – Ricetta

Pane Di Saragolla – Ricetta

La Saragolla è un grano duro di colore paglierino, è tipico del sud Italia (Campania , Basilicata) è stato registrato come Kamut e pertanto è conosciuto con il nome commerciale datogli.

Esprime proprietà  organolettiche caratterizzanti dal gusto rustico, molto piacevole da mangiare da solo.

Ottimo anche per farci la pasta.

Ricetta : Pane di Saragolla di Antonella Scialdone

500 gr di farine semintegrale di grano duro saragolla

360 gr di acqua

150 gr di pasta madre rinfrescata di grano duro

10 gr di sale

Totale Impasto; 1,020 kg

Pesare la farina in una ciotola, aggiungere l’acqua della ricetta tiepida, mescolare con la mano senza formare l’impasto, deve solo unirsi l’acqua con la farina, coprire e lasciare riposare per almeno 30 minuti (autolisi); dopodichè aggiungere la pasta madre di grano duro e cominciare ad impastare sempre in ciotola, aggiungere in ultimo il sale e continuare ad impastare fino a che non si ottiene un impasto omogeneo dove tutti gli ingredienti siano bene amalgamati tra di loro, quindi coprire e lasciare riposare per un paio di ore.

Spolverare la spianatoia di farina, rovesciarvi sopra l’impasto e formare un filone, quindi riporlo in un cestino rigapane infarinato con la chiusura del pane verso l’alto, coprire e far lievitare 1 ora e mezzo, 2 ore.

Capovolgere il pane sulla pala infarinata, praticare una serie di tagli obliqui sulla superficie e infornare nel forno statico e preriscaldato a 240 ° C e proseguire la cottura per altri 20-25 minuti.

gli ultimi dieci minuti lasciare una fessura del forno aperta per la fuoriuscita del vapore in eccesso, sfornare e lasciare raffreddare completamente il pane su di una griglia.