Ricetta Mangiare Sano: Occhi Di Lupo Integrali al Pesto di Broccoletti

l'immagine fa vedere il risultato della ricetta pasta integrale (occhi di lupo biolu) e broccoletti

Mangiare Sano è una coccola che dovremmo poterci concedere tutti.

Il nostro gusto e il nostro organismo sono oramai assuefatti dai gusti, dalle consistenze che ci sono stati imposti dalla grande distribuzione.

Il Cibo non ha più caratteristiche peculiari proprie ma prevale il monosapore eppure fare un piatto super gustoso, di grande valore nutritivo e con materie prime sostenibili non è impossibile…ANZI è super facile!!!!

Vi proponiamo una ricetta facile, veloce, gustosa, salutare e sostenibile

Occhi di Lupo Integrali di Grano Duro Senatore Cappelli e Gentil Rosso da Agricoltura sostenibile, molitura a pietra naturale con Germe di Grano, Trafilati al Bronzo e fatti Essiccare a Bassissima temperatura

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Ricetta Per 3 Persone:

250 gr di Occhi Di Lupo BioLu

400gr Broccoletti

2 Spicchi di Antico Aglio Dell’Ufita – presidio Slow Food (info : 3451195789)

Olio EVO varietà Ravece

 

PROCEDIMENTO

  1. Dividete in cimette i broccoli e lavateli
  2. In una pentola piena di acqua con una manciatina di sale mettete a cuocere i broccoli sbollentateli per qualche minuto
  3.   Nella stessa acqua in cui avete cotto i broccoli cuocete la pasta
  4. Nel frattempo fate soffriggere olio evo e aglio in una padella, poi aggiungete i broccoli
  5. Aggiungete un po’ di acqua di cottura della pasta e continuate a cuocere fino a raggiungere la consistenza che preferite
  6. Scolate la pasta ben al dente, aggiungetela ai broccoli e amalgamate
  7. Servire ben caldi e magari con una bella grattatina di formaggio a piacere

 

Filastrocca del Semino

Un giorno un semino

giocava a nascondino,

nessuno lo cercò

e lui si addormentò.

Dormì sotto la neve

un sonno lungo e lieve

infine si svegliò

e pianta diventò.

il sole lo baciava,

il vento lo cullava

di chicchi si riempì

del pane di ogni dì.

 

LAGANE – Accenni Storici

“Le prime testimonianze del paese ellenico ci descrivono come la produzione di pasta si basava sulla miscelazione di frumento macinato e acqua, ottenendo così un impasto che veniva spianato e tagliato a pezzi per poi essere cotto su pietra roventi.

Il termine laganon, che poi in latino diventò loganum, indicava appunto questo tipo di impasto.

nella popolazione degli Etruschi, IV secolo a.C., vengono ritrovati dei dipinti che raffigurano macchine e arnesi ancora oggi utilizzati per la produzione della pasta.

Nel I sec. a.C. le “lagane”  sono protagoniste di una preparazione di Apicio, celebre gastronomo romani, che nel suo “De re coquinaria” designa con il nome di lagani delle sfoglie di pasta….

…Nel corso dei secoli le “lagane” si diffusero in tutto il territorio dell’Impero Romano…

La semola di grano duro, con la quale la pasta veniva comunemente preparata nel Meridione (i romani importavano il grano dall’Egitto e dalla Sicilia), era raramente reperibile nelle regioni del centro -nord, a causa del clima più umido e freddo, favorendo la coltivazione di grano tenero.”

 

Fonte: Il Libro Della Pasta: Storia, Tradizioni e Sostenibilità